Uomo politico finlandese. A capo del
Partito socialdemocratico nel 1919, nel biennio 1926-27 guidò il primo
Governo socialista nella storia della Finlandia. Dal 1937 al 1939 fu ministro
delle Finanze, dal 1939 al 1940 ministro degli Esteri. Rimasto nel Governo in
qualità di ministro dell'Industria e Commercio (1941-42) e di ministro
delle Finanze (1942-44), nel 1946, dopo l'armistizio tra Unione Sovietica e
Finlandia, fu condannato dal Tribunale per i crimini di guerra a cinque anni di
carcere per presunte sue responsabilità durante il conflitto. Nel 1948
venne amnistiato e dal 1958 al 1960 fu nuovamente a capo del Partito
socialdemocratico finlandese (Helsinki 1881-1966).